Nella bufera

STUDIO COREOGRAFICO ISPIRATO AL V CANTO DELL’INFERNO DI DANTE ALIGHIERI

coreografie: compagnia Schuko/F. Telli, M. Melucci, C.Fabbri
interpreti: gli studenti della classe IV I del Liceo Coreutico Tito Livio di Milano
musiche: Alberto Boccardi, Caparezza
disegno luci: Francesca Telli
responsabili del progetto: Prof.ssa A. Fadda e P. Profico

Nel corso del 2021, anno dantesco, è nata l’idea di riportare in scena un potente spettacolo che la compagnia Schuko ha realizzato nel 2011 dal titolo Come corpo cade, ispirato al V canto dell’Inferno.
Attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato presso il Liceo Coreutico Tito Livio di Milano il trio creatore ed interprete dell’opera del 2011, Marta Melucci, Francesca Telli e Cristiano Fabbri, ha condotto i ragazzi in un percorso formativo che, partendo dalla traccia originale, ha permesso ai ragazzi di far emergere la propria visione del tema e contribuire alla creazione di un’inedita coreografia. In un girone in cui il vento soffia incessantemente e costringe i dannati ad un moto senza tregua, si distinguono Paolo e Francesca, simboli dell’amore senza tempo eppure condannati, a causa dell’adulterio, a seguire la corsa infernale. La coreografia sviluppa il tema della caduta, metafora dell’amore, della tentazione e della morte, dimensione veramente umana e condizione fisica irreversibile. La storia dei due amanti, epica nella sua versione medievale e del tutto comune secondo una lettura contemporanea, porta a riflettere su temi eterni come il giudizio, la compassione e la morale. I corpi vivono una costante tensione tra la resa e l’ostinazione.

 

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